venerdì 30 gennaio 2009

Governare

Da Il Messaggero Veneto di venerdì 30 gennaio: "Fischi, grida, rabbia e frustrazione: Brazzano insorge contro la riapertura della discarica per inerti in località Cave (peraltro esistente da 23 anni) e contesta duramente il presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta.C’è anche chi arriva a minacciare gesti estremi per impedire la realizzazione dei lavori di adeguamento («vedrete che cosa succederà se aprite la discarica») o chi invece annuncia che getterà le immondizie nei fossi per protesta («faremo come hanno fatto a Napoli»).Per oltre tre ore il presidente provinciale, venuto per spiegare la situazione ai cittadini, su invito dell’amministrazione comunale, si ritrova sotto un fuoco di fila continuo. «Chi controllerà cosa buttano dentro, controllerà lei –, urla un uomo dalla platea rivolgendosi a Gherghetta –? Dica che ormai è approvata, che è un capitolo chiuso, non ci prenda in giro. Lei è un bravo politicante». «Non sono venuto qui a giustificarmi», ribatte il presidente. «Sembrerebbe di sì», replicano dal pubblico.Gherghetta a questo punto scaturisce: «Se pensate che siamo tutti farabutti, la prossima volta votate qualcun altro». «È quello che faremo», rumoreggiano in parecchi, «andate a lavorare», gridano altri. Gli animi sono esacerbati, ma l’autorizzazione alla riapertura è stata soltanto la goccia che ha fatto traboccare il vaso: il problema non è solo la discarica per inerti di Brazzano, il problema è che Cormòns è stata già la pattumiera isontina per oltre un ventennio grazie a Pecol dei Lupi".


Questa è la ricostruzione giornalistica di una sobria serata a Cormons dove, in una pacata assemblea pubblica, si discuteva dell'ampliamento di una discarica per inerti.

I cittadini della provincia di Gorizia producono rifiuti, come tutti, e, sempre come tutti, non vorrebbero occuparsi del loro smaltimento. Se poi si devono smaltire, mai farlo vicino casa.
Così, in questi anni, la "gente" ha fatto chiudere l'inceneritore di Savogna, non vuole bruciare rifiuti nella centrale di Monfalcone, protesta a Staranzano e a Gradisca, chiede risarcimenti a Medea, si infuria a Cormons ed è scontenta a Moraro.



Pensare che in questa occasione il Presidente della provincia ha ragione: l'ampliamento della discarica è un atto dovuto e non c'è pericolo ambientale. Però avendo egli dichiarato che "non si fa la guerra al popolo" e promesso che in provincia non ci saranno più né discariche né inceneritori (e poi i rifiuti dove andranno, sulla luna?) non fa altro che raccogliere ciò che ha seminato.

Presidente, faccia pure la guerra a qualcuno e vedrà che comincerà a governare.



"Ha sempre dimostrato l'esperienza e lo dimostra la ragione, che mai succedono bene le cose che dependono da molti". Francesco Guicciardini.

Ultim'ora:
A commento della serata cormonese, il Presidente della provincia ha dichiarato: "Mentre il sindaco di Cormòns, Luciano Patat, si lavava le mani in un catino e chiedeva alla folla chi volete, Barabba o Gesù? E la folla ha gridato Barabba. A quel punto ho capito che sarei stato messo in croce".

2 commenti:

lucio ha detto...

poesia:
Elettori del Presidente (della provincia)

"Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie"

ciao

yodosky ha detto...

Cito:
Gherghetta: «Se pensate che siamo tutti farabutti, la prossima volta votate qualcun altro».
Il pubblico: «È quello che faremo».
Gherghetta: "Doh!" (cit. Homer Simpson).